Grotte rupestri di Sant’Antuono – Portale Turistico Oppido Lucano Grotte rupestri di Sant’Antuono – Portale Turistico Oppido Lucano

La Chiesa rupestre sorge a circa 6 km dal paese e s’ipotizza che servisse da refettorio e da dormitorio. Accanto vi è un locale che, scavato in profondità a ridosso della collina, costituiva la dimora quotidiana dei Monaci, forse il punto di riferimento della loro vita cenobitica. Le grotte di Sant’Antuono, dopo svariate vicissitudini, tra cui un terremoto che fece crollare il tetto, divennero ricovero per animali. Le credenze locali hanno fatto sempre ritenere che chiesa e affreschi fossero dedicati a S. Antonio Abate, protettore degli animali per cui, nel tempo, si sono cominciate a chiamare Grotte di Sant’Antuono.

Prezioso documento artistico custodito dalla chiesa rupestre sono gli affreschi, nati in ambiente monastico Antoniano nella prima metà del XIV secolo, opera di un artista legato all’ambiente napoletano ma di matrice catalano-pugliese.

La narrazione visiva degli affreschi comprende l’intero corso storico della vita di Cristo e della Madonna, unico nel panorama del rupestre in Basilicata. Il gruppo pittorico si compone di sedici scene: la nascita di Gesù e la dormitio della Vergine, che salendo fa scivolare la cintura nelle mani dell’apostolo Tommaso; la fuga in Egitto; la strage degli innocenti; la presentazione di Gesù Bambino al tempio; il battesimo di Gesù nel fiume Giordano; l’ingresso trionfale di Gesù a Gerusalemme; l’ultima cena con la rievocazione della moltiplicazione dei pani e dei pesci; il bacio di Giuda e la cattura di Gesù; la condanna alla crocifissione; la flagellazione; la crocifissione; il ladrone Disma; il ladrone Gesta; infine la deposizione di Gesù dalla croce; Gesù adagiato nel sepolcro di Giuseppe d’Arimatea; le pie donne che incontrano l’angelo presso il sepolcro vuoto.

La Chiesa sorge in prossimità di un’antica sorgente di acqua dolce (attualmente è visibile un fontanile che veniva utilizzato dalle donne di Oppido come lavatoio e che è collegato al paese dalla trecedd, una gradonata di trecento scalini), lungo la strada che da Oppido Lucano conduceva a Genzano, Irsina e Gravina.

L’intero complesso risulta quindi costituito dalla chiesetta, l’annesso ospedale e l’abitazione originaria dei monaci.

fonte: www.comune.oppidolucano.n